giovedì 31 maggio 2012

ops.. ho caldo



Deveo fare outing: io odio il caldo.

Lo amo solo nella situazione io-mare-spiaggia-vento. Tipo qui sopra, stop.

Per il resto, per me il massimo è fredda giornata pre-natalizia con lucine e spirito allegro oppure pomeriggio di pioggia torrenziale, a casa, con copertina, thè e film.

Ma forse non sono normale?




mercoledì 30 maggio 2012

ma perchè mi piace?

Non vado matta per il Louvre e faccio volentieri a meno delle atmosfere “caravaggesche”, ma esiste un quadro che – nonostante sulla carta sia per me “tutto sbagliato” – mi incanta. È “La zattera della Medusa” di Theodore Gericault, 1819.

Saranno le sue dimensioni (491*716 cm), sarà l’episodio raffigurato o forse l’estremo realismo dei corpi ritratti, ma io a questo quadro non resisto, davvero mai. Ho visitato Parigi 5 o 6 volte ed altrettante ho reso omaggio a questo dipinto (grazie anche alla meravigliosa carta “Paris Visite” che ti permette di non fare coda nei musei della ville Lumiere).

La scena dipinta si riferisce al tragico episodio del naufragio della nave Medusa (5 luglio 1816): 147 persone vennero imbarcate su una zattera di fortuna lunga 20 metri e larga 7; naturalmente morirono in molti ed avvennero episodi terribili di disperazione e cannibalismo. I superstiti alla fine furono solamente 13 e si scatenò la pubblica indignazione del popolo francese per l’accaduto, ma soprattutto contro la monarchia di Luigi XVIII che aveva messo a capo della nave un capitano non esperto ed incompetente.

Gericault dipinse questo capolavoro a 27 anni studiandolo nei minimi dettagli, parlando con due sopravvissuti, facendo viaggi sul mare per studiare le onde, analizzando cadaveri all’obitorio per rendere al meglio il tono muscolare dei morti. Incredibile il fatto che si portò a casa una testa ed alcuni arti amputati per studiarne il processo di decomposizione (argh!!!!).

Il quadro fu esposto al salone di Parigi del 1819 e scatenò naturalmente un putiferio tra critiche e lodi. Gericault rappresenta un punto di passaggio fondamentale tra l’arte che lo ha preceduto (neoclassicismo) permettendo l’apertura verso il romanticismo (ad es. Delacroix, Turner per citarne solo un paio).

Un ultimo gossip-aneddoto: Gericault iniziò la stesura di questo quadro nel novembre del 1918 nel pieno di una tempesta emotiva personale. Infatti, aveva appena interrotto una pericolosa relazione con la moglie di suo zio e si era rasato i capelli a zero.Fino a luglio visse chiuso nello studio solo con un aiutante ed alcuni aiuti-modelli ed i pasti gli venivano serviti direttamente sul lavoro dalla portinaia. Molti suoi contemporanei hanno parlato di questo suo metodo lavorativo “particolare”. Purtroppo, Gericault morì giovanissimo a 32 anni, ma ha fatto in tempo a segnare la storia dell’arte. Chapeau.

La composizione piramidale dei corpi, il momento rappresentato, i colori, la carnalità delle immagini e dei corpi ammassati, annegati, sconvolti. Non so quale sia il motivo, ma amo questo dipinto ed ho obbligato chiunque fosse a Parigi con me a corrergli davanti il prima possibile J. E’ rimasta mitica una visita al Louvre durata circa 50 minuti con vere e proprie corse nei corridoi per non perdere i must have (la nike, la venere di milo, la gioconda e poco più), ma alla fine credo sia bello poter selezionare cosa vedere e trarre il massimo dall’esperienza senza dover passare la giornata nel museo distruggendosi fisicamente e psicologicamente.

venerdì 25 maggio 2012

Museo Nazionale del Cinema di Torino



Benvenuti al Museo del Cinema di Torino

Complici una giornata di sole a Torino e due riunioni saltate, ho visitato finalmente il Museo del Cinema. Mi era rimasta la curiosità dopo averne letto ed aver visto la scena finale di "femmine contro maschi" nella quale Luciana Littizzetto si rimette con il marito proprio lì... E quindi, detto fatto!

Il Museo si trova dentro la Mole Antoneliana, uno dei simboli della città, eccola:

Thanks to a sunny day in Torino and two missed business meetings, I have finally visited The Movie Museum. I had read about it and watched it in the final scene of an italian movie. So, here we go.

The Museum is located inside the "Mole Antoneliana", a symbol of Torino:


Il Museo racconta tutta la storia del cinema e raccoglie tantissimi cimeli di questa grandiosa macchina, dai più antichi a quelli utilizzati nelle più recenti produzioni. E' un viaggio interessante durante il quale puoi trovare il reggiseno di Marylin, lo squalo del film o il mantello di Superman a distanza di pochi metri uno dall'altro.

The Museum is all about movie production and you can see a lot of heirloom from different movie from the very beginning up to now. I.e. you can find Marylin's bra, the Shark, Superman in the same room.









per poi arrivare nella sala centrale nella quale parte il famoso ascensore panoramico della mole e sulla quale affacciano tutta la balconata del museo.

and finally you arrive in the central room, the starting point of the famous Mole's lift and center of Museum's balcony




Sotto il link al sito del museo per tutte le info
Site link below for details

sito - qui

mercoledì 23 maggio 2012

Curiosità dal mondo: a taste of Birmania....

Questo non è un post di presentazione della Birmania, ma uno sguardo reale sul paese tramite alcune foto scattate in loco qualche giorno fa (purtroppo non da me, ma da un'amica di famiglia). Solo qualche doverosa riga di introduzione (fonte: Wikipedia):

La Birmania (Myanmar in lingua birmana) è uno stato dell'Asia sud-orientale, occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese, è affacciato sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane. Confina da ovest a est con Bangladesh, india, Cina, Laos e Thailandia.

Ha una popolazione di circa 50 milioni e mezzo di abitanti, ma l'ultimo censimento affidabile fu svolto nel 1984. Il 27 marzo 2006, la giunta militare che lo governa ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, che è stata ufficialmente rinominata "sede dei re".

Nel settembre del 2007 sono cominciate proteste di piazza capeggiate da monaci buddisti, tese a un cambiamento in senso democratico del regime del paese, e sfociate in gravi incidenti con vittime. Il 1º aprile del 2012, si sono tenute nuove elezioni che distribuivano però solo una piccola parte dei seggi al Parlamento, mentre la maggioranza di tali seggi è appannaggio di ufficiali nominati dalla giunta militare. Malgrado l'esiguo risvolto numerico, le nuove elezioni hanno avuto un importante significato politico con la partecipazione dell'NLD di Aung San Suu Kyi, che ha trionfato conquistando 43 dei 45 seggi disponibili.

Sebbene in Birmania esistano svariate culture indigene, quella dominante è principalmente quella Bamar. La cultura Bamar è stata influenzata da quelle degli stati confinanti. Le arti, soprattutto la letteratura, hanno come tema principale il Buddhismo Theravada.

La cultura birmana è più evidente nei villaggi in cui le cerimonie religiose si compiono in tutto l'arco dell'anno, specialmente nelle pagode.

E adesso, lasciamo parlare le immagini. La parola alla Birmania.



pink life


lunedì 21 maggio 2012

Magari....

“La natura è piena d’infinite ragioni che non furon mai in isperienza”

(Leonardo da Vinci)

Magari te la sei presa tutto il giorno per stupidaggini, magari vai a letto nervoso per una piccola lite, magari ti sembra di avere un grosso problema, magari ti sembra che tutto sia perduto, ma poi ti può succedere questo, in un sabato sera qualunque. E' pazzesco. Forse il tuo problema non era poi così grande... e me lo sto dicendo da sola.





domenica 20 maggio 2012

yes i do




Che finalmente ho partecipato ad un matrimonio di quelli belli, dove gli sposi si amano e gli amici hanno voglia di fare festa. Dove il prete in Chiesa sa di chi parla e lo fa con il cuore, ma si fa anche fotografare con gli occhiali a specchio (e alle due di notte si è bevuto qualcosa con noi). Dove la sposa arriva a piedi nudi e non ci sono cori normali, ma un coro accompagnato da chitarre. Dove i parenti sono pochi e scelti, ma ci sono gli amici. Dove non conosciamo benissimo gli sposi, ma ci hanno voluto con loro perchè probabilmente li frequentiamo di più e meglio di qualche lontano cugino. Dove stamattina riceviamo un sms che ci ringrazia di aver partecipato alla loro festa e stasera si esce ancora insieme.


e presto qualche foto perchè meritano



venerdì 18 maggio 2012

per il vostro ART week-end

Sono ancora qui!

Due appuntamenti artistici per il week-end a Milano, due notizie che non potevo non dare:

- La lunga notte dei musei (info QUI)

In tutta la città domani sera i musei ed i siti archeologici saranno aperti dalle 9 alle 2 di notte ad ingresso gratuito. Dove si può andare? Alla Pinacoteca di Brera, al Museo del Cenacolo (prenotare allo 02-92800360), al Museo Martinitt e Stelline con letture sceniche e visite guidate e molto altro ancora...

- Arte sul Naviglio Grande (info QUI)

Dalle 9 alle 18.30 lungo il Naviglio Grande domani e domenica sembrerà un po' di tornare indietro nel tempo, quando i pittori esponevano spontaneamente le loro opere provenienti dalle botteghe limitrofe. E' così che ènato uno dei principali appuntamenti con l'arte in città. Bello per tutti, artisti e curiosi, ma anche compratori che riescono ad incontrarsi e a meravigliarsi un po'.

E adesso, davvero, buon week-end!

Venerdì - Friday... let's go


Sì andiamo, ma dove?

Verso 48 h di corse, casini, aperitivi (embè..), un matrimonio, metto-non-metto-i-sandali, pioverà?, usiamo la macchina scoperta o no?, ma soprattutto mi metto il cappello enorme o il cerchietto?

Ed è con questi dilemmi esistenziali che vi auguro uno splendido week-end, con qualche immagine di ispirazione perchè a volte ci dimentichiamo quanto bello esiste. Sì, lo, New York c'è in ogni post, ma mi ispira sempre, non resisto :-). Baci.







giovedì 17 maggio 2012

non può piovere per sempre

Stamattina c'è il sole, ho cantato in motorino (per la gioia dei passanti) e mi sento positiva.

Meditavo di scrivere questo post da un po', ma oggi è il giorno ideale: una storia romantica ed una buona notizia per ristabilire il senso delle cose.

Buona giornata a tutti!


Gli amanti di Valdaro



(fonte: la stampa.it)


Abbracciati teneramente, le gambe raccolte e incrociate l’uno con l’altra, le braccia di lui sul collo di lei, quelle di lei sulle spalle di lui, uniti da oltre 6000 anni in una pace d’abbandono che forse è stata amore. Sono gli «amanti di Valdaro», due scheletri risalenti al Neolitico ritrovati vicino a Mantova in una necropoli scoperta nel 2007. I due scheletri sono stati ovviamente studiati a lungo. Ora sappiamo che sono appartenuti a due giovani, un uomo e una donna, fra i 18 e i 20 anni. A sinistra il maschio, a destra la femmina, vissuti intorno a 6000 anni fa.

Rappresentano qualcosa di unico al mondo, sia per l’antichità sia per la posizione in cui sono stati trovati. E recano con sé una componente di mistero, perché sul significato del loro abbraccio mortale ed eterno (o quasi, dipende dai punti di vista e dal futuro dei musei) non si possono che formulare ipotesi. In un primo tempo, dato che erano state trovate accanto alcune punte di silice, si era pensato che potessero essere stati uccisi. Immaginare un compagno geloso, un capo-clan irascibile, una seduzione finita molto male non è poi così strano, visto che Mantova è la città del Rigoletto, e la casa dove Verdi concepì la sua (immaginaria) vicenda è a due passi dal museo, basta attraversare la piazza. Le prime analisi, però, stabilirono che non c’erano fratture e neppure microtraumi, dunque l’omicidio era da escludere.

Restava la malattia, forse il freddo: che i due ragazzi si fossero stretti per scaldarsi a vicenda in una gelida nottata neolitica? E’ possibile, ci dice la professoressa Silvia Bagnoli, però il luogo del ritrovamento, una necropoli, rende la cosa improbabile, o eccessivamente romanzesca. Sembrerebbe molto più verosimile pensare che i due corpi siano stati composti in quella posizione da mani pietose, che forse volevano lanciare un messaggio, magari non a noi posteri curiosi, ma certamente agli spiriti dell’aldilà, chiudere in un tenero abbraccio quello che era stato un amore (coniugale, probabilmente: è verisimile che a quel tempo ci si «sposasse» assai presto), consegnarlo tale e quale, incorrotto, al lungo viaggio della morte.
La terra della zona ha conservato perfettamente le ossa, tanto che per non danneggiarle al momento dello scavo è stato sollevato e riposto in un adeguato contenitore l’intero blocco da cui affioravano, una zolla da due metri cubi che resta anche adesso il loro letto. I due amanti non hanno mai cambiato posizione, si stringono immutabili in un gesto che è nello stesso tempo affettuoso e sensuale, un gesto d’amore.


Arte al tatto - insieme per la disabilità

(fonte: dal Web)

Il museo ha il compito non solo di abbattere le barriere architettoniche, ma soprattutto quelle culturali che sorgono in presenza delle disabilità, contribuendo attraverso  l’arte e i suoi messaggi ad avviare un processo di integrazione sociale.

image001 Arte al Tatto. Insieme per la Disabilità

A questo scopo il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma organizza ARTE AL TATTO, un progetto che affronta  il problema della disabilità visiva, il rapporto arte/non vedenti e l’accessibilità/fruibilità di un’istituzione museale.

ARTE AL TATTO comprende una serie di iniziative: incontri, laboratori, corsi di formazione, seminari, visite guidate e percorsi di “alfabetizzazione sull’arte contemporanea” ed è rivolta a operatori del settore, studenti, mediatori culturali e a tutti coloro che sono interessati, poiché l’intento è permettere a normodotati e disabili della vista di confrontarsi e conoscere il mondo dell’arte attraverso un approccio multisensoriale.

Il primo appuntamento del progetto è un ciclo di incontri sul tema “arte contemporanea e disabilità: modalità di comunicazione” e si articola in tre giornate: 16, 17 e 18 maggio 2012, dalle ore 16.30 alle 19.00 presso la Sala conferenze del MACRO di via Nizza.

Sono stati invitati storici dell’arte, psicanalisti ed esperti del settore per affrontare i seguenti temi: l’arte e l’estetica per i non vedenti, i processi sinestetici nell’arte e nella psicanalisi finalizzati ad una comprensione delle espressioni artistiche.

Inoltre si parlerà dell’esperienza dell’Associazione Museum di Roma e del Museo Omero di Ancona, realtà unica a livello europeo. Ogni incontro si conclude con attività pratico-formativa condotta da figure specializzate nella comunicazione ai non vedenti.




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